Slittata di un anno a causa della pandemia, la 59a Biennale d’Arte si terrà a Venezia dal 23 aprile al 27 novembre 2022. La Fondazione Gruppo Pittini figura tra i partner del Padiglione di Malta 2022, in cui sarà esposta un’originale interpretazione di un’opera di Caravaggio.
Sono già iniziati i preparativi per la prossima Esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia, la più prestigiosa mostra internazionale d’arte contemporanea giunta alla sua 59esima edizione.
La Biennale Arte 2022, curata da Cecilia Alemani e il cui tema sarà “The milk of dreams”, si terrà dal 23 aprile al 27 novembre 2022. Il Padiglione di Malta è stato indicato come uno dei cinque “da non perdere” e per rappresentare l’isola maltese è stato scelto all’unanimità come miglior progetto quello di Diplomazija Astuta (“Clever Diplomacy”). Il focus del padiglione è la “Decollazione di San Giovanni Battista”, indiscusso capolavoro del Caravaggio datato 1608 conservato nella Concattedrale di San Giovanni a Valletta, che sarà riproposto attraverso un’installazione concettuale di Arcangelo Sassolino che collegherà le antiche narrazioni bibliche con la cultura contemporanea.
Il Padiglione di Malta si troverà nella stessa location che lo aveva ospitato in passato presso le Artiglierie in zona Arsenale. Nei suoi 285 metri quadrat Diplomazija Astuta creerà uno spazio spirituale dove il pubblico si sentirà immerso con l’obiettivo di celebrare il grande e secolare legame tra Malta e l’Italia.
Il team dei curatori del Padiglione di Malta 2022 è stato scelto professor Keith Sciberras, non solo Vicepresidente nel comitato di Malta della Dante Alighieri, ma anche grande esperto di Caravaggio e Capo del Dipartimento di Arte e Storia dell’Arte alla Facoltà di Lettere dell’Università di Malta.
La Fondazione Gruppo Pittini è tra i partner che hanno scelto di dare sostegno all’installazione rinnovando il suo impegno in ambito artistico e presentandosi al grande pubblico nel ruolo di ente filantropico. Inoltre nell’opera artistica ospitata al Padiglione di Malta è centrale l’utilizzo di filo per saldatura SAW a marchio Pittarc (S2SI Ø 4,0), prodotto del Gruppo Pittini, necessario a creare l’impatto scenico su cui è imperniata l’intera installazione.
Il progetto artistico: Diplomazija Astuta
Il progetto culturale, commissionato dall’Arts Council Malta e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, affronta la brutalità e la tragedia dell’esecuzione di Giovanni Battista che saranno trasposte attraverso il linguaggio della scultura contemporanea.
La tragedia biblica in rapporto con i grandi temi che affliggono oggi il mondo tra disuguaglianze e ingiustizie, politica e società contemporanea, grandi eventi mondiali. In Diplomazija Astuta l’acciaio, materiale intrinseco alla modernità del XX secolo e al destino imminente, verrà fuso per inaugurare allegoricamente e biblicamente il progresso, la guarigione, la riconciliazione del XXI secolo e, per estensione, la giustizia e la pace.
Questo tramite le visioni artistiche di Arcangelo Sassolino (Italia), Giuseppe Schembri Bonaci (Malta) e una composizione musicale di Brian Schembri (Malta).
L’artista: Arcangelo Sassolino
Arcangelo Sassolino nasce a Vicenza nel 1967, dove vive e lavora. La sua opera ha a che fare con l’esercizio della forza, inteso come il limite fisico cui un materiale può espandersi o resistere ad una tensione imposta da un fattore esogeno. A ben guardare lo sforzo cui è sottoposto un oggetto non è tanto e non è solo quello del materiale, ma anche quello del nostro occhio e della nostra intimità.
Sassolino è conosciuto soprattutto per la sua arte scultorea che esplora le proprietà fisiche degli oggetti, la loro inerzia e dinamismo. Per le sue installazioni, che utilizzano meccanismi tipici industriali, l’artista vicentino utilizza materiali come il cemento e l’acciaio con i quali realizza progetti artistici e architettonici. Tutto il lavoro di progettazione della meccanica delle opere è studiato attentamente affinché i sistemi di movimento e montaggio delle opere siano in grado di conferire l’idea di movimento e precisione che l’artista ha previsto.
È così che l’arte sconfina in territori inesplorati e guarda al futuro, creando quella sinergia tra arte e industria in cui accade qualcosa di speciale, di nuovo e perché no anche di conflittuale.
Con il progetto Diplomazija Astuta, Sassolino reinventa in chiave moderna l’opera del maestro Caravaggio, icona dell’arte classica e modello chiave per la carriera dell’artista vicentino. Nelle opere di Caravaggio si ritrova infatti la stessa “azione” di vivere che Sassolino ricerca negli oggetti delle sue creazioni, in una stretta connessione tra passato e futuro, tradizione e tecnologia.
Arcangelo Sassolino Damnatio Memoriae, Arcangelo Sassolino L’artista nel suo studio di Trissino (VI)