Dopo il successo ottenuto della mostra “Cambiare” a Illegio, Fondazione Gruppo Pittini rinnova il suo impegno nella valorizzazione dell’attività artistica, culturale e turistica del Friuli Venezia Giulia sostenendo la mostra «La forma dell’infinito». Questo il titolo dell’esposizione, allestita al secondo piano della rinnovata sede di Casa Cavazzini, che a partire dal 16 ottobre renderà Udine una città di particolare richiamo per gli amanti della grande arte.
La Fondazione ha scelto di sostenere l’iniziativa nel ruolo di sponsor, riconoscendo le grandi potenzialità in tema di promozione del patrimonio artistico, arricchimento culturale per la comunità e attrattività turistica verso il territorio, confermate anche dal sostegno da parte di Regione Fvg e Promoturismo Fvg.
Un’occasione unica per la città di Udine che si prepara ad accogliere una delle più importanti mostre d’arte dell’inverno 2021-2022, grazie all’impegno del Comitato di San Floriano e di Don Alessio Geretti, già direttore artistico delle mostre di Illegio.
L’esposizione
La mostra «La forma dell’infinito» è una chiave per entrare nell’arte moderna e contemporanea, scoprendone l’intenzione fondamentale: rendere visibile che l’infinito è in agguato dietro la prima apparenza delle cose.
Un viaggio di cento anni di bellezza, dal figurativo all’astratto, nell’atmosfera mistica delle sale di Casa Cavazzini, in contatto privilegiato con opere di immenso valore artistico.
Una grande rassegna di respiro europeo che propone la visione di cinquanta capolavori, molti dei quali mai visti in Italia e realizzati dai più importanti protagonisti dell’arte negli ultimi due secoli: Claude Monet, Paul Cézanne, Alfred Sisley, Henri Matisse, Dante Gabriele Rossetti, Michail Nesterov, František Kupka, Vasilij Kandinskij, Aristarch Lentulov, Natal’ja Gončarova, Odilon Redon, Maurice Denis, Jacek Malczewski, Mikalojus Čiurlionis, Nikolaj Rerich, Medardo Rosso, Umberto Boccioni, Pablo Picasso, Emilio Vedova, Ernst Fuchs, Hans Hartung e altri ancora.
Mai Udine ha potuto vantare una tale preziosità artistica all’interno di una sola mostra, che comprende opere da nove paesi d’Europa, collegando la città friulana con straordinarie capitali culturali, tra cui Parigi, Londra, Vienna, Barcelona, Praga, Mosca, insieme ad altre e a diverse sedi italiane. La bellezza del progetto ha convinto a concedere prestiti estremamente pregiati musei illustri e collezioni più piccole ma importanti, pubbliche e private, che già denotano la levatura dell’esposizione: fra gli altri, il Belvedere di Vienna, la collezione Peggy Guggenheim di Venezia e la Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York, ma anche la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma o il MART di Rovereto, la Galleria Tretyakov di Mosca e il Museu Picasso di Barcelona.
Le opere imperdibili
I visitatori della mostra avranno il privilegio di poter ammirare il lavoro del geniale e visionario Kandinskij, presente a Udine con tre opere esposte una accanto all’altra. Tra esse la celeberrima «La Piazza Rossa»: opera simbolo della svolta dell’artista e decisiva per la carriera del genio russo.
Inoltre, a rendere l’esposizione un evento imperdibile sono gli 11 capolavori mai visibili al pubblico, in particolare sei dei quali totalmente inediti ed esposti per la prima volta all’attenzione del mondo: opere di Umberto Boccioni, di Aristarch Lentulov, di Elena Bebutova, di Natal’ja Gončarova, di Pyotr Petrovičev e di Claude Monet.
Evento di portata eccezionale sarà invece l’esposizione di un’opera di proprietà privata, mai concessa prima ma che proprio a Udine incontrerà il grande pubblico: Natura morta davanti a L’Espérance di Paul Gauguin, un vero e proprio testamento spirituale dell’artista dipinto a Tahiti in ricordo dell’amico Van Gogh.
Come visitare la mostra
La mostra «La forma dell’infinito» intende dare al visitatore la percezione d’essere il destinatario di una rivelazione suggestiva, con opere che facciano sfiorare l’infinito.
Dal 16 ottobre 2021 fino al 10 aprile 2022 Casa Cavazzini, museo d’arte contemporanea e moderna di Udine, ospiterà tra pennellate e colori, paesaggi mistici e astrazioni audaci, i capolavori dei più grandi geni dell’arte, specialmente dall’Impressionismo in avanti.
E mentre i visitatori scopriranno perché le pennellate si fanno frammenti di luce in Monet o sentieri intellettuali in Kandinskij, i flussi di persone saranno regolati con particolare attenzione, per consentire a tutti di vivere l’esposizione “a rischio zero” e con il miglior godimento possibile dei capolavori d’arte.
Sarà un’esperienza unica da fruire in piccoli gruppi di persone, per garantire la salute e il rispetto accurato delle normative vigenti. Per accedere alla mostra sarà dunque necessaria la prenotazione.
Per info e prenotazioni: laformadellinfinito.it