#IPAWYOU, al via il progetto di Pet Therapy nelle strutture dell’ASUFC

Nella giornata di lunedì 15 gennaio,  nella sala Perraro dell’ospedale Santa Maria della Misericordia a Udine, è stato presentato #IPAWYOU, progetto di Pet Therapy che l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASUFC) è pronta a introdurre nei propri servizi, grazie al fondamentale contributo della Fondazione Gruppo Pittini, che coprirà interamente i costi per lo svolgimento dell’iniziativa.

L’incontro per celebrare l’inizio di questa attività si è svolto alla presenza del Vicepresidente della Regione FVG con delega alla Sanità, Riccardo Riccardi, del Direttore Generale dell’ASUFC, Denis Caporale, del Direttore Sanitario, David Turello, della Vicepresidente della Fondazione, Simona Ferri Pittini, e di Micaela Di Giusto, Responsabile Gestione e Sviluppo Risorse Umane del Gruppo Pittini.

La Fondazione Gruppo Pittini non è nuova ad azioni di partenariato pubblico-privato: nel 2020 ha contribuito a migliorare la dotazione strumentale di ASUFC con la consegna di un’ambulanza equipaggiata come Unità Mobile di Rianimazione e nel 2022 ha donato un sequenziatore di prossima generazione (NGS) destinato al laboratorio di diagnostica molecolare.

#IPAWYOU, che nasce come progetto “pilota”, sarà inizialmente attivato nell’ambito dei Disturbi del Comportamento Alimentare presso le sedi di Palmanova e Udine e dei Ricoveri delle Pediatrie Ospedaliere di Udine, Latisana, San Daniele e Tolmezzo. Questo sfruttando le sinergie già instaurate tra Pediatrie e Centri Diurni degli specifici territori, al fine di creare un modus operandi sperimentato da diffondere successivamente negli altri Distretti.

In particolare, per quanto riguarda il territorio, nei Distretti socio-sanitari dell’ASUFC i servizi individuati sono l’Area Minori, Famiglie e Disabilità (AMFD) e la Neuropsichiatria Infantile, strutture che si occupano della tutela della salute fisica, psichica e sociale dei minori e degli adolescenti. Oltre alla salute delle famiglie, queste aree si occupano anche dei minori e giovani adulti con disabilità fisiche e psichiche.

I professionisti dell’ASUFC, in team con specialisti di Pet Therapy (o Interventi Assistiti con Animali, IAA) potranno quindi analizzare i bisogni dell’utenza in carico, arricchire l’offerta delle cure già previste e intraprendere un percorso di consapevolezza in base alla diversa tipologia di utente.

Studi ormai consolidati dimostrano come la terapia con gli animali sia molto utile in un percorso di cura con bambini affetti da patologie psichiatriche, sensoriali o legate alla disabilità, e quanto il legame che si sviluppa tra l’uomo e l’animale sia terapeutico e funzionale al recupero psicofisico della persona.

L’Azienda sanitaria identifica come principali obiettivi del nuovo progetto migliorare la qualità della vita e il benessere dei soggetti coinvolti, favorire l’empatia, il legame di attaccamento e il rapporto bambino-animale, assicurare la continuità assistenziale nel periodo di transizione all’età adulta e agevolare il rapporto di fiducia con il nuovo operatore di riferimento. Dal punto di vista dei partecipanti ogni bambino avrà obiettivi personalizzati all’interno del progetto terapeutico, che si accompagnano ad obiettivi generali tra cui figurano: sviluppare un’immagine di sé positiva con aumento del livello di autostima, ridurre i livelli di ansia o agitazione con miglioramento del tono dell’umore, rinforzare comportamenti emotivamente adeguati e migliorare le capacità comunicative con riduzione di comportamenti sociali disfunzionali.

In particolare si è rilevato che gli animali agirebbero come catalizzatori dell’attenzione e quindi agenti calmanti con conseguenze fisiologiche quali la diminuzione della pressione arteriosa e dei livelli di cortisolo nonché l’aumento delle beta-endorfine e ossitocina con conseguente diminuzione dell’ansia; hanno inoltre evidenziato come vi sia un impulso alla ricerca di legami sociali accrescendo conseguentemente il senso di fiducia in sé e negli altri.

I progetti “pilota” su cui intende lavorare ASUFC affrontano diverse tematiche e andrebbero a sviluppare la presa in carico nei seguenti casi:

  • Disturbi del comportamento alimentare
  • Transizione all’età adulta
  • Disturbi emozionali
  • Disturbi della coordinazione motoria
  • Ricoveri nelle Pediatrie Ospedaliere

In una prima fase, l’obiettivo è di coinvolgere circa 100 utenti nei primi 12 mesi.

“Con il progetto #IPAWYOU” afferma la Vicepresidente della Fondazione, Simona Ferri Pittini, “continua l’attenzione della Fondazione Gruppo Pittini nei confronti del sistema sanitario a vantaggio dell’ASUFC. La nostra Fondazione d’Impresa, che non è nuova ad azioni di partenariato pubblico-privato, collabora alla crescita delle comunità attraverso i tre pilastri che la costituiscono, Formazione, Territorio e Solidarietà, che rappresentano il nostro programma e il nostro DNA. Questo ci rende responsabili di quanto le nostre scelte possano incidere sulla qualità della vita delle persone, cercando di proporre soluzioni e attività che garantiscano la creazione di valore duraturo e sviluppo sociale. #IPAWYOU è un progetto che incontrerà  l’entusiasmo dei pazienti più piccoli, quelli delle Pediatrie. Alcuni dei principali obiettivi di questa iniziativa sono quelli di migliorare la qualità della vita e il benessere dei soggetti coinvolti, favorire l’empatia, il legame di attaccamento, il rapporto bambino-animale e agevolare il rapporto di fiducia con il nuovo operatore di riferimento.”

Anche l’assessore regionale alla Salute, Politiche sociali e Disabilità, Riccardo Riccardi è intervenuto, dichiarando che “grazie al sostegno della Fondazione Gruppo Pittini e con i professionisti dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASUFC) arricchiamo i percorsi di cura con l’introduzione della Pet Therapy. Il progetto presentato oggi è un bell’esempio di partnership fra pubblico e privato: un’alleanza indispensabile per rafforzare il sistema che i nostri professionisti hanno saputo cogliere. Il pubblico deve dare la direzione tutelando l’interesse di tutti ma non sentirsi minacciato dal privato con il quale possono nascere iniziative che offrono opportunità di crescita. Più l’alleanza è ampia e maggiori sono le capacità di dare risposte alla complessità che stiamo vivendo”.